NativeApplication  - AS3

La finestra dell'applicazione attiva.

Se la finestra attiva sul desktop non appartiene a questa applicazione o se non è attiva alcuna finestra, activeWindow è null.

Questa proprietà non è supportata nelle piattaforme che non supportano la classe NativeWindow.

Il contenuto del file descrittore dell'applicazione per questa applicazione AIR.

var appDescriptor:XML = NativeApplication.nativeApplication.applicationDescriptor;
var ns:Namespace = appDescriptor.namespace();
var appCopyright:String = appDescriptor.ns::copyright;
var appVersion:String = appDescriptor.ns::version;
trace("appId:", appCopyright);
trace("version:", appVersion);

L'ID applicazione di questa applicazione.

Il valore di questo ID è impostato nel file descrittore dell'applicazione.

Specifica se l'applicazione deve essere chiusa automaticamente in seguito alla chiusura di tutte le finestre.

Se autoExit è true, come da impostazione predefinita, l'applicazione viene chiusa quando tutte le finestre vengono chiuse. Viene inviato sia l'evento exiting che l'evento exit. Se autoExit è false, dovete chiamare NativeApplication.nativeApplication.exit() per chiudere l'applicazione.

Questa proprietà non è supportata nelle piattaforme che non supportano la classe NativeWindow.

Specifica se l’applicazione viene eseguita in background o meno.

Se executeInBackground è false, come da impostazione predefinita, l’applicazione rimane nello stato di sospensione quando va in background. Se executeInBackground è true, l’applicazione può essere eseguita in background.

Nota: con SWF versione 21 e precedenti, AIR non supporta l’esecuzione in background su iOS e Android se l’opzione renderMode è impostata su direct. A causa di tale restrizione, le applicazioni basate su Stage3D non possono eseguire attività in background come la riproduzione audio, gli aggiornamenti della posizione, l’upload o il download tramite rete e così via. iOS non consente OpenGLES o il rendering delle chiamate in background. Le applicazioni che cercano di effettuare chiamate OpenGL in background vengono chiuse da iOS. Android non impedisce alle applicazioni di effettuare chiamate OpenGLES in background o di eseguire altre attività in background, come la riproduzione audio. In swf versione 22 e successive, le applicazioni per dispositivi mobili AIR possono essere eseguite in background quando renderMode è impostato su "direct". Il runtime di iOS AIR risulta in un errore ActionScript (3768: L’API Stage3D non può essere utilizzata durante l’esecuzione in background) se le chiamate OpenGLES vengono effettuate in background. Tuttavia in Android non si verificano errori in quanto le applicazioni native possono effettuare chiamate OpenGLES in background. Per un utilizzo ottimale delle risorse per dispositivi mobili, non effettuate chiamate di rendering mentre c’è un’applicazione in esecuzione in background.

Questa proprietà è supportata in AIR iOS e Android.

L'icona dell'applicazione.

Utilizzate NativeApplication.supportsDockIcon e NativeApplication.supportsSystemTrayIcon per determinare la classe icon. Il tipo di oggetto corrisponderà a una delle sottoclassi di InteractiveIcon. In Mac^® OS X, NativeApplication.icon è un oggetto di tipo DockIcon. in Windows^®, NativeApplication.icon è un oggetto di tipo SystemTrayIcon. Quando l'icona di un'applicazione non è supportata, NativeApplication.supportsDockIcon e NativeApplication.supportsSystemTrayIcon sono entrambe false e la proprietà icon è null.

L'oggetto icon viene automaticamente creato, ma non inizializzato con dati immagine. In alcuni sistemi operativi, ad esempio Mac OS X, viene fornita un'immagine predefinita. In altri, ad esempio Windows, l'icona non viene visualizzata a meno che ad essa non vengano assegnati dati immagine. Per assegnare un'immagine all'icona, impostate la proprietà icon.bitmaps con un array contenente almeno un oggetto BitmapData. Se nell'array sono contenuti più oggetti BitmapData, il sistema operativo sceglie l'immagine dalle dimensioni più simili alle dimensioni di visualizzazione dell'icona, ridimensionando l'immagine se necessario.

Elementi API correlati

Il numero di secondi che deve trascorrere da un input dell'utente prima che venga inviato un evento userIdle.

Per impostazione predefinita, la soglia di inattività è 300 secondi (5 minuti). L'intervallo di valori accettabili va da 5 (5 secondi) a 86.400 (1 giorno) compreso.

Elementi API correlati

Specifica se l'applicazione viene compilata o interpretata per la piattaforma desiderata. Questa API restituisce (true) solo per iOS per target (ipa-app-store, ipa-test, ipa-debug, ipa-ad-hoc). Per altre piattaforme AIR questa API restituisce (false).

Il menu dell'applicazione.

I menu dell’applicazione sono supportati quando NativeApplication.supportsMenu è true. Non tutti i sistemi operativi supportano i menu dell'applicazione. I menu dell'applicazione sono supportati ad esempio da Mac OS X, ma non da Windows o Linux. L’assegnazione di un oggetto NativeMenu a questa proprietà quando NativeApplication.supportsMenu è false è consentita, ma non porta ad alcun risultato. Utilizzate la proprietà NativeApplication.supportsMenu per determinare se il sistema operativo supporta i menu dell’applicazione. Altri modi (ad esempio Capabilities.os) per determinare il supporto possono causare errori di programmazione (se non vengono considerati alcuni possibili sistemi di destinazione).

Supporto profili AIR: questa funzione non è supportata nei dispositivi mobili o nei dispositivi AIR per TV. Per ulteriori informazioni sul supporto delle API tra più profili, vedete Supporto dei profili AIR.

Nota: in Mac OS X, la proprietà menu fa riferimento al menu applicazione predefinito fornito dal sistema operativo. Potete modificare la struttura di menu esistente mediante l'inserimento e la rimozione di voci di menu e sottomenu e mediante l'aggiunta di listener di eventi. Potete inoltre sostituire completamente i menu predefiniti assegnando un nuovo oggetto NativeMenu a questa proprietà menu.

Elementi API correlati

L'istanza Singleton dell'oggetto NativeApplication.

Un array contenente tutte le finestre native aperte di questa applicazione.

Questa proprietà non è supportata nelle piattaforme che non supportano la classe NativeWindow.

L'ID editore di questa applicazione.

Il valore di questo ID è impostato nel file publisherid dell'applicazione, che viene generato durante l'installazione dalla catena di certificati utilizzata per firmare l'applicazione.

Il livello di patch del runtime che ospita questa applicazione.

Il numero di versione del runtime che ospita questa applicazione.

Specifica se questa applicazione viene avviata automaticamente quando l'utente corrente effettua l'accesso.

Supporto profili AIR: questa funzionalità è supportata in tutti i sistemi operativi desktop ma non nei dispositivi mobili o in AIR per i dispositivi TV. È possibile verificare se la funzionalità è supportata in fase runtime utilizzando la proprietà NativeApplication.supportsStartAtLogin. Per ulteriori informazioni sul supporto delle API tra più profili, vedete Supporto dei profili AIR.

La proprietà startAtLogin riflette lo stato del meccanismo definito dal sistema operativo che determina se un'applicazione deve essere avviata automaticamente quando un utente effettua l'accesso. L'utente può modificare lo stato manualmente mediante l'interfaccia utente del sistema operativo. Questa proprietà riflette lo stato corrente, sia che tale stato sia stato modificato dall'applicazione AIR o dal sistema operativo.

Elementi API correlati

Indica se setAsDefaultApplication(), removeAsDefaultApplication() e isSetAsDefaultApplication() sono supportati nella piattaforma corrente.

Se è true, i metodi indicati funzioneranno come descritto nella documentazione. Se è false, setAsDefaultApplication e removeDefaultApplication non hanno alcun effetto e isSetAsDefaultApplication restituisce false.

Elementi API correlati

Indica se AIR supporta le icone dell'applicazione di tipo "dock" nel sistema operativo corrente.

Se true, la proprietà NativeApplication.icon è di tipo DockIcon.

L'interfaccia utente di Mac OS X fornisce un "dock" dell'applicazione contenente le icone per le applicazioni in esecuzione o utilizzate più spesso.

Utilizzate la proprietà NativeApplication.supportsDockIcon per determinare se il sistema operativo supporta le icone del dock dell'applicazione. Altri modi (ad esempio Capabilities.os) per determinare il supporto possono causare errori di programmazione (se non vengono considerati alcuni possibili sistemi di destinazione).

Elementi API correlati

Specifica se il sistema operativo corrente supporta una barra di menu applicazione globale.

Se true, la proprietà NativeApplication.menu può essere utilizzata per definire (o accedere a) un menu applicazione nativo.

Utilizzate la proprietà NativeApplication.supportsMenu per determinare se il sistema operativo supporta la barra dei menu dell'applicazione. Altri modi (ad esempio Capabilities.os) per determinare il supporto possono causare errori di programmazione (se non vengono considerati alcuni possibili sistemi di destinazione).

Elementi API correlati

Indica se startAtLogin è supportato nella piattaforma corrente.

Se è true, startAtLogin funzionerà come descritto nella documentazione. Se è false, startAtLogin non ha alcun effetto.

Elementi API correlati

Specifica se AIR supporta le icone della barra delle applicazioni sul sistema operativo corrente.

Se è true, la proprietà NativeApplication.icon è di tipo SystemTrayIcon.

L'interfaccia utente di Windows fornisce un'area sulla barra delle applicazioni, chiamata ufficialmente Area di notifica, in cui possono essere visualizzate le icone delle applicazioni. Non viene visualizzata alcuna icona predefinita. Dovete impostare l'array bitmaps dell'oggetto icon per visualizzare un'icona.

Utilizzate la proprietà NativeApplication.supportsSystemTrayIcon per determinare se il sistema operativo supporta le icone della barra delle applicazioni dell'applicazione. Altri modi (ad esempio Capabilities.os) per determinare il supporto possono causare errori di programmazione (se non vengono considerati alcuni possibili sistemi di destinazione).

Elementi API correlati

Fornisce alle applicazioni un modo per impedire che l'interfaccia utente entri in modalità "idle" (inattiva).

Valore della classe SystemIdleMode che consente di controllare il comportamento della modalità idle del sistema host. Questa proprietà ha effetto solo per l'applicazione attiva per l'input ed è possibile accedervi solo dal contenuto in esecuzione nella sandbox dell'applicazione.

Supporto profili AIR: questa funzionalità è supportata nei dispositivi mobili ma non nei sistemi operativi desktop o nei dispositivi AIR per TV. Per ulteriori informazioni sul supporto delle API tra più profili, vedete Supporto dei profili AIR.

Elementi API correlati

Il tempo, espresso in secondi, dall'ultimo input dell'utente.

Elementi API correlati

Attiva questa applicazione.

Questo metodo non è supportato nelle piattaforme che non supportano la classe NativeWindow.

In alcune circostanze determinate dal sistema operativo, questo metodo non consente di attivare un'applicazione. La maggior parte dei sistemi operativi limita la capacità di un'applicazione di attivarsi autonomamente per evitare che essa impedisca accidentalmente o intenzionalmente agli utenti di usare altre applicazioni.

Se il sistema operativo consente l'attivazione, la finestra specificata viene aperta in primo piano sul desktop, vale a dire, davanti alle finestre di altre applicazioni. (Se il parametro window è null, viene attivata una qualsiasi finestra visibile di questa applicazione.)

Il metodo activate() non ha alcun effetto se l'applicazione non presenta finestre visibili.

L'operazione di attivazione è sincrona.

Parametri

Registra un oggetto listener di eventi con un oggetto EventDispatcher, in modo che il listener riceva la notifica di un evento. Potete registrare listener di eventi in tutti i nodi dell'elenco di visualizzazione per un tipo di evento, una fase e una priorità specifiche.

Una volta registrato un listener di eventi, non potete modificarne la priorità mediante chiamate aggiuntive a addEventListener(). Per modificare la priorità di un listener dovete chiamare innanzitutto removeListener(). In seguito potete registrare nuovamente il listener con il nuovo livello di priorità.

Tenete presente che, dopo la registrazione del listener, le successive chiamate a addEventListener() con un valore type o useCapture diverso determinano la creazione di un'altra registrazione per il listener. Ad esempio, se registrate un listener inizialmente con useCapture impostato su true, l'intercettazione avviene solo durante la fase di cattura. Se chiamate di nuovo addEventListener() utilizzando lo stesso oggetto listener ma impostando useCapture su false, ottenete due listener separati: uno rileva gli eventi durante la fase di cattura e l'altro durante la fasi target e di bubbling.

Non potete registrare un listener di eventi solo per la fase target o per la fase di bubbling. Queste fasi vengono accoppiate durante la registrazione perché la propagazione è valida solo per gli antenati del nodo target.

Se il listener di eventi non è più necessario, rimovetelo con una chiamata a removeEventListener() per evitare problemi di memoria. I listener di eventi non vengono eliminati automaticamente dalla memoria perché il garbage collector non rimuove il listener fintantoché esiste l'oggetto che effettua l'invio (a meno che il parametro useWeakReference non sia impostato su true).

Se copiate un'istanza EventDispatcher, i listener di eventi associati all'istanza non vengono copiati (se un nodo appena creato necessita di un listener di eventi, dovete associarlo dopo avere creato il nodo). Se invece spostate un'istanza EventDispatcher, insieme a questa vengono spostati anche i listener di eventi associati.

Se il listener di eventi viene registrato su un nodo mentre questo sta elaborando un evento, il listener di eventi non viene attivato durante la fase corrente ma può esserlo durante una fase successiva del flusso di eventi, ad esempio la fase di bubbling.

Se un listener di eventi viene rimosso da un nodo mentre questo sta elaborando un evento, il listener continua a essere attivato dalle azioni in corso. Dopo che è stato rimosso, il listener di eventi non viene più richiamato (a meno che non venga registrato nuovamente per elaborazioni future).

Parametri

function(evt:Event):void

Richiama un comando Elimina interno sull'oggetto di visualizzazione attivo.

Questa chiamata di funzione viene ignorata se l'oggetto attivo non implementa il comando. Solo gli oggetti di visualizzazione che discendono dalle classi TextField o HTMLLoader implementano attualmente questo comando.

Nota: il comando clear() elimina il testo selezionato. Se non è stata effettuata alcuna selezione, non viene eliminato tutto il testo.

Richiama un comando Copia interno sull'oggetto di visualizzazione attivo.

Questa chiamata di funzione viene ignorata se il componente non implementa il comando. Solo gli oggetti di visualizzazione che discendono dalle classi TextField o HTMLLoader implementano attualmente questo comando.

Richiama un comando Taglia interno sull'oggetto di visualizzazione attivo.

Questa chiamata di funzione viene ignorata se il componente non implementa il comando. Solo gli oggetti di visualizzazione che discendono dalle classi TextField o HTMLLoader implementano attualmente questi comandi.

Invia un evento nel flusso di eventi. Il target dell'evento è l'oggetto EventDispatcher su cui viene chiamato il metodo dispatchEvent().

Parametri

Chiude questa applicazione.

La chiamata al metodo exit() verrà rilanciata; la sequenza di chiusura non viene iniziata fino a quando il codice in esecuzione (ad esempio, il gestore di eventi corrente) non viene completato. Le operazioni asincrone in attesa vengono annullate e possono essere o non essere portate a termine.

Non viene inviato alcun evento exiting. Se la logica dell'applicazione richiede un evento exiting, potete chiamare il metodo NativeApplication.nativeApplication.dispatchEvent(), passando un oggetto Event di tipo exiting. Per tutte le finestre aperte, gli oggetti NativeWindow inviano eventi closing e close. La chiamata al metodo preventDefault() dell'oggetto evento closing impedisce la chiusura dell'applicazione.

Note: questo metodo non è supportato nel sistema operativo iOS.

Parametri

Ottiene l'applicazione predefinita per aprire i file con l'estensione specificata.

Nota: questo metodo può essere utilizzato esclusivamente con i tipi di file dichiarati nell'istruzione fileTypes del descrittore dell'applicazione.

Questo metodo non è utilizzabile con i dispositivi AIR per TV. Se lo chiamate con un tipo di file dichiarato nel descrittore dell'applicazione, restituisce null.

Parametri

Elementi API correlati

Specifica se questa applicazione è l'applicazione predefinita per l'apertura dei file con l'estensione specificata.

Supporto profili AIR: questa funzionalità è supportata in tutti i sistemi operativi desktop ma non nei dispositivi mobili o in AIR per i dispositivi TV. È possibile verificare se la funzionalità è supportata in fase runtime utilizzando la proprietà NativeApplication.supportsDefaultApplication. Per ulteriori informazioni sul supporto delle API tra più profili, vedete Supporto dei profili AIR.

Parametri

Elementi API correlati

Richiama un comando Incolla interno sull'oggetto di visualizzazione attivo.

Questa chiamata di funzione viene ignorata se il componente non implementa il comando. Solo gli oggetti di visualizzazione che discendono dalle classi TextField o HTMLLoader implementano attualmente questo comando.

Rimuove l'impostazione di questa applicazione come applicazione predefinita per l'apertura dei file con l'estensione specificata.

Nota: questo metodo può essere utilizzato esclusivamente con i tipi di file elencati nell'istruzione fileTypes del descrittore dell'applicazione.

Parametri

Elementi API correlati

Rimuove un listener dall'oggetto EventDispatcher. Se non esiste un listener corrispondente registrato nell'oggetto EventDispatcher, la chiamata a questo metodo non ha alcun effetto.

Parametri

Richiama un comando Seleziona tutto interno sull'oggetto di visualizzazione attivo.

Questa chiamata di funzione viene ignorata se il componente non implementa il comando. Solo gli oggetti di visualizzazione che discendono dalle classi TextField o HTMLLoader implementano attualmente questo comando.

Imposta questa applicazione come applicazione predefinita per l'apertura dei file con l'estensione specificata.

Nota: questo metodo può essere utilizzato esclusivamente con i tipi di file dichiarati nell'istruzione fileTypes del descrittore dell'applicazione.

Parametri

Elementi API correlati

Inviato quando questa applicazione diventa l'applicazione attiva sul desktop.

Nota: questo evento non dispone di una "fase di cattura" né di una "fase di bubbling"; ciò significa che i listener di eventi devono essere aggiunti direttamente a qualsiasi target potenziale, sia che il target si trovi o meno nell'elenco di visualizzazione.

I dispositivi AIR per TV non inviano mai automaticamente questo evento. È possibile, tuttavia, inviarlo manualmente.

Questo evento ha le seguenti proprietà:

Inviato quando un'applicazione viene richiamata da un file SWF in esecuzione nel browser dell'utente.

La chiamata al browser è consentita solo se un'applicazione specifica quanto segue nel file descrittore dell'applicazione:

<allowBrowserInvocation>true</allowBrowserInvocation>

Inviato quando sul desktop viene attivata un'altra applicazione.

Nota: questo evento non dispone di una "fase di cattura" né di una "fase di bubbling"; ciò significa che i listener di eventi devono essere aggiunti direttamente a qualsiasi target potenziale, sia che il target si trovi o meno nell'elenco di visualizzazione.

I dispositivi AIR per TV non inviano mai automaticamente questo evento. È possibile, tuttavia, inviarlo manualmente.

Questo evento ha le seguenti proprietà:

Inviato quando la sequenza di uscita dall'applicazione viene avviata.

L'evento exiting viene inviato quando il sistema operativo avvia la sequenza di chiusura di un'applicazione, ad esempio, quando un utente digita la sequenza di tasti Cmd-Q su Mac OS X oppure quando la proprietà autoExit dell'oggetto NativeApplication è true e l'ultima finestra dell'applicazione viene chiusa. L'annullamento di questo evento impedisce la chiusura dell'applicazione.

I dispositivi AIR per TV non inviano mai l'evento exiting.

Nota: la chiamata al metodo NativeApplication exit() non provoca l'invio di un evento exiting. Per segnalare ai componenti un'uscita imminente, inviate l'evento exiting prima di chiamare exit().

Questo evento ha le seguenti proprietà:

Inviato quando un'applicazione viene chiamata.

Se un'applicazione viene chiamata una seconda volta, non viene avviata una seconda istanza dell'applicazione, ma la prima istanza riceve un evento invoke aggiuntivo. È responsabilità dell'applicazione gestire gli eventi invoke successivi in modo appropriato.

Nota: tutti gli eventi invoke vengono messi in coda. Se viene registrato un listener di questo evento, esso riceve tutti gli eventi in coda, così come tutti i nuovi eventi. Gli eventi in coda possono essere consegnati prima o dopo eventuali nuovi eventi invoke.

L'oggetto InvokeEvent ha le proprietà seguenti:

Inviato quando l'utente preme un tasto. L'istanza NativeApplication fornisce questo evento per supportare i tasti di scelta rapida. Questo evento di tastiera viene inviato innanzitutto a NativeApplication. L'annullamento di questo evento elimina anche i tasti di scelta rapide del menu NativeWindow. Questo evento si verifica prima dell'evento keyUp.

Questo evento ha le seguenti proprietà:

Elementi API correlati

Inviato quando l'utente rilascia un tasto. L'istanza NativeApplication fornisce questo evento per supportare i tasti di scelta rapida. Questo evento di tastiera viene inviato innanzitutto a NativeApplication. L'annullamento di questo evento non ha alcun effetto su altri oggetti, ad esempio i tasti di scelta rapida del menu NativeWindow. Questo evento si verifica dopo un evento keyDown.

Questo evento ha le seguenti proprietà:

Elementi API correlati

Inviato quando una nuova connessione di rete diventa disponibile oppure una connessione di rete esistente viene persa.

Un evento networkChange non indica necessariamente che il computer host è stato in linea o non in linea, ma può semplicemente indicare la transizione da un tipo di connessione a un altro. Le applicazioni possono usare questo evento per ottimizzare l'attività di monitoraggio della disponibilità delle risorse remote. L'invio di un evento networkChange è spesso il momento giusto per verificare la disponibilità di risorse remote.

Note:

• potrebbe intercorrere un breve intervallo di tempo tra il cambio di rete e l'invio di questo evento.
• In Android, l'oggetto NativeApplication potrebbe inviare più di un evento networkChange per ciascun cambiamento in una connessione di rete.

Questo evento ha le seguenti proprietà:

Inviato quando l’applicazione sta per essere messa in stato di sospensione dal sistema operativo.

Questo evento ha le seguenti proprietà:

Inviato quando l'utente è rimasto inattivo.

Specificate l'intervallo di tempo di inattività dell'utente allo scadere del quale questo evento viene inviato utilizzando la proprietà idleThreshold. Il periodo di tempo durante il quale l'utente è rimasto inattivo può essere determinato dalla proprietà timeSinceLastUserInput.

Nota: questo evento non viene inviato nei dispositivi mobili o in AIR per i dispositivi TV.

Questo evento ha le seguenti proprietà:

Elementi API correlati

Inviato quando il sistema operativo rileva l'attività del mouse o della tastiera dopo un periodo di inattività.

Nota: questo evento non viene inviato nei dispositivi mobili o in AIR per i dispositivi TV.

Il periodo di inattività è configurabile con la proprietà idleThreshold. Il periodo di tempo durante il quale l'utente è rimasto inattivo può essere determinato dalla proprietà timeSinceLastUserInput.

Questo evento ha le seguenti proprietà:

Elementi API correlati